John Barry - Intégrale 1957-1962
John Barry - Intégrale 1957-1962
Ref.: FA5909

Rock n’roll, jazz et musiques de films

Ref.: FA5909

EAN : 3561302590929

Direction Artistique : OLIVIER JULIEN

Label :  FREMEAUX & ASSOCIES

Durée totale de l'œuvre : 2 heures 53 minutes

Nbre. CD : 3

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Présentation

John Barry est l’un des plus grands compositeurs de musique de film du XXe siècle. Olivier Julien, dans une anthologie 3 CD retrace le fil de la jeune carrière d’un orchestrateur de génie. En effet, avant de composer les bandes originales légendaires de James Bond et d’être maintes fois récompensé aux Oscars, John Barry posait déjà les fondations d’un style qui allait non seulement révolutionner la musique de film, mais aussi marquer de son empreinte un rock britannique qui allait conquérir le monde.
Patrick FRÉMEAUX



CD1 : JOHN BARRY AND THE SEVEN : LET’S HAVE A WONDERFUL TIME • ROCK-A-BILLY BOOGIE • ZIP ZIP • THREE LITTLE FISHES. THE JOHN BARRY SEVEN : EVERY WHICH WAY • YOU’VE GOTTA WAY • BIG GUITAR • RODEO • PANCHO [THE JOHN BARRY SEVEN WITH LATIN-AMERICAN RHYTHM ACCOMPANIMENT] • HIDEAWAY [THE JOHN BARRY SEVEN WITH LATIN-AMERICAN RHYTHM ACCOMPANIMENT] • FARRAGO • BEE’S KNEES • WHEN THE SAINTS GO MARCHING IN • LONG JOHN • SNAP ‘N’ WHISTLE • LITTLE JOHN • FOR PETE’S SAKE • LITTLE JOHN (LIVE) • REBEL ROUSER • GOOD ROCKIN’ TONIGHT (LIVE) [THE JOHN BARRY SEVEN AND BOB MILLER AND THE MILLER MEN] • MAB MAB • TWELFTH STREET RAG • CHRISTELLA. JOHN BARRY AND HIS ORCHESTRA : MOOD ONE • MOOD TWO • MOOD THREE • MOOD FOUR • SMOKY BLUES.

CD2 : THE JOHN BARRY SEVEN PLUS FOUR : HIT AND MISS • ROCKIN’ ALREADY. JOHN BARRY AND HIS ORCHESTRA : BEAT FOR BEATNIKS • BIG FELLA • BLUEBERRY HILL • NEVER LET GO. THE JOHN BARRY SEVEN : WALK DON’T RUN • I’M MOVING’ ON [THE JOHN BARRY SEVEN PLUS FOUR] • BLACK STOCKINGS • GET LOST JACK FROST • SATURDAY’S CHILD • MAGNIFICENT SEVEN • SKID ROW. JOHN BARRY - BEAT GIRL : MAIN TITLE - BEAT GIRL • THE OFF BEAT • I DID WHAT YOU TOLD ME (CHANTÉ PAR ADAM FAITH) • LINDON HOME ROCK • TIME OUT • THE SHARKS • THE BEAT GIRL SONG (CHANTÉ PAR ADAM FAITH) • THE CITY 2000 A.D. • THE STRIPPER • THE CAVE - BEAT GIRL - KIDS STUFF • MADE YOU (CHANTÉ PAR ADAM FAITH) • CAR CHASE - NIGHT CHASE • CHICKEN • BLUES FOR BEATNICKS • IT’S LEGAL (CHANTÉ PAR SHIRLEY ANNE FIELD) • THE IMMEDIATE PLEASURE • BLONDIE’S STRIP • END SHOT - SLAUGHTER IN SOHO / MAIN TITLE - BEAT GIRL. CD3 : JOHN BARRY AND HIS ORCHESTRA : THE MENACE • RODEO. THE JOHN BARRY SEVEN : STARFIRE • A MATTER OF WHO [THE JOHN BARRY SEVEN PLUS FOUR]. MICHAEL ANGELO AND HIS ORCHESTRA : ROCCO’S THEME • SPINNEREE. THE JOHN BARRY SEVEN : WATCH YOUR STEP • TWIST IT. JOHN BARRY - STRINGBEAT : IT DOESN’T MATTER ANYMORE • SWEET TALK • MOODY RIVER • THERE’S LIFE IN THE OLD BOY YET • A HANDFUL OF SONGS • LIKE WALTZ • RODEO • DONNA’S THEME • STARFIRE • BAUBLES BANGLES & BEADS (FROM KISMET) • ZAPATA • RUM-DEE-DUM-DEE-DAH • SPANISH HARLEM • MAN FROM MADRID • THE CHALLENGE. MICHAEL ANGELO AND HIS ORCHESTRA : TEARS • THEME FROM “THE ROMAN SPRING OF MRS STONE”. THE JOHN BARRY SEVEN AND ORCHESTRA : CUTTY SARK • LOST PATROL • THE JAMES BOND THEME • THE BLACKSMITH BLUES • THE LOLLY THEME • MARCH OF THE MANDARINS.

DIRECTION ARTISTIQUE : OLIVIER JULIEN

Presse
« John Barry, c’est évidemment le thème des James Bond. L’équipe de James Bond contre Dr No n’était pas satisfaite de la musique proposée par Monty Norman, elle demande alors à John Barry d’arranger ce thème, et il en fait l ’un des plus connus au monde. Et qui reste encore aujourd’hui le thème principal de tous les films de la saga, dont il fait toutes les musiques jusqu’en 1987. John Barry fut aussi le mari de Jane Birkin, dont il eut une fille, Kate, décédée en 2013. Et c ’est le premier à avoir introduit le synthétiseur dans les musiques de film. C ’est le début de la carrière du compositeur que retrace cet album, de 1957, avec son groupe de rock The John Barry Seven, il a alors 24 ans, aux musiques de jazz puis de films. Il composera encore beaucoup après 1962, bien sûr, pour The Cotton Club, Out of Africa, The Scarlet Letter, etc. Mais là, on voit un musicien qui affine petit à petit son style. » Jean-Claude VANTROYEN – LE SOIR
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« John Barry (1933 – 2011) è da tutti gli ammiratori delle colonne sonore e cinefili incalliti considerato la Voce musicale di 007 e autore di melodie e canzoni incancellabili (non solo quelle appartenenti alla spia britannica James Bond). A ragion veduta, perché il compianto compositore inglese, cinque volte premio Oscar (due per Nata libera, uno per Il leone d’Inverno, La mia africa e Balla coi lupi), è stato concretamente una delle Voci più illustri della musica applicata alle immagini – a parte gli undici film della saga bondiana (non vagliando il suo apporto, pur fondamentale, per il primo Agente 007 - Licenza di uccidere per l’arrangiamento ultra celebre del tema principale di Monty Norman), come non ricordare e citare Ipcress, Un uomo da marciapiede, King Kong, Brivido caldo, Cotton Club e Charlot – e agli inizi di carriera negli anni ‘50, lui autodidatta, suonatore di tromba che studiò composizione per corrispondenza, creatore di complessi jazz, tra cui il notissimo John Barry Seven, un notevole e ricercato arrangiatore – pensate che il critico cinemusicale Ermanno Comuzio così lo definì nel suo famoso “Colonna Sonora – Dizionario ragionato dei musicisti cinematografici”: <<E’ un tipico rappresentante del gusto giovanile, anti-tradizionalista, alla ricerca di forme espressive chiassose e provocatorie: con lui entra di prepotenza nel cinema la musica pop. […] Le sue partiture vanno infatti dritte allo scopo, con uno spiccato senso della funzionalità, non rifuggendo dove occorre all’effetto “volgare”>>–. Proprio in questa corposa compilazione su tre CD di oltre tre ore di musica originale, non tutta fuoriuscente dall’ambito cinematico, messa alle stampe dalla sempre meticolosa etichetta francese Frémeaux & Associés, la carriera variopinta di un Barry degli esordi (qui si scandaglia il periodo che intercorre tra il 1957 e il 1962 in cui l’inglese aveva scritto per il grande schermo poche colonne sonore) viene sottoposta ai riflettori del pop-jazz-rock n’roll più vivace, virtuoso e poliedrico. Di grande interesse nel secondo di questi 3 dischi, oltre ai furoreggianti e gasati arrangiamenti di suoi pezzi con la formazione Seven o orchestrale che vedeva il nostro John Barry Prendergast (questo il nome completo) alla tromba e parti vocali, Mike Cox al sax tenore, Derek Myers al sax contralto, Ken Golder alla batteria, Fred Kirk al basso, Ken Richards alla chitarra solista e Keith Kelly alla chitarra ritmica, o di altri (vedi Elmer Bernstein con il popolare tema de I magnifici sette, Nino Rota per Rocco e i suoi fratelli), la OST integrale della prima score barryana, Beat Girl, un film del 1960 diretto da Edmond T. Gréville con David Farrar, Christopher Lee, Oliver Reed e Adam Faith: un dramma giovanile che vede al centro della trama un’adolescente impetuosa che si lascia coinvolgere nelle scene beatnik e di spogliarello di Soho per fare dispetto al suo compassato padre architetto e alla sua matrigna francese, ex spogliarellista. La partitura, con alcune canzoni in stile Elvis Presley (“The Beat Girl Song”, “Made You”, “I Did What You Told Me”), soprattutto come interpretate dal cantante britannico Adam Faith (1940 – 2003), è un fiume in piena beat (“Main Title”), rock e con tratteggi che anticipano certe soluzioni di puro commento di pagine tensive o d’azione dei film di 007 a venire (su tutte “The City 2000 A.D.”, “End Shot – Slaughter in Soho/Main Title -Beat Girl”, “Blues for Beatnicks”). Estrapolo alcune dichiarazioni di Barry stesso rilasciate per un libro di Mark Russell e James Young, “Musica – Maestri del Cinema” (Atlante edizioni, 2000) su codesto film: <<A quell’epoca conobbi Adam Faith: insieme ottenemmo un numero incredibile di successi. Lui era stato preso da un produttore chiamato George Willoughby per fare un film intitolato Beat Girl, una specie di film beat veramente terribile, ma c’era spazio anche per me. Avevo sempre desiderato musicare un film ed era difficile entrare nell’ambiente, perché dominato da compositori classici come Muir Mathieson e Malcom Arnold. A quel tempo, il 1959, non c’erano giovani compositori che provenivano dall’ambiente pop. Ma la cosa era sul punto di cambiare>>. Sicuramente un compositore meno sinfonicamente pomposo o armonioso come chi lo conosce bene sa esser stato al Cinema, tuttavia un trittico sonoro di smisurato interesse che ne spalanca nuove interpretazioni uditive e ne accresce la stima, facendo rimpiangere figure come la Sua di grandissimo valore storiografico musicale nella Settima Arte. Ascoltare per crederci tracce quali, oltre le succitate, “The Challenge”, “Beat for Beatniks”, “Rock-a-Billy Boogie”, “Pancho”, “March of the Mandarins”. Fa capolino nel terzo CD (traccia 28) il celeberrimo leitmotiv di Norman per l’agente segreto di sua Maestà britannica con licenza di uccidere, “The James Bond Theme”, perché una compilation su John Barry che si rispetti non può prescinderne. »  Per Massimo PRIVITERA – COLONNE SONORE
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« Même s’il demeure surtout connu du grand public pour avoir arrangé le fameux thème des génériques de la saga James Bond (initialement signé Monty Herman), et composé celui de la série “Amicalement Vôtre” (voire pour avoir été le premier mari de la regrettée Jane Birkin), John Barry n’en a pas moins inscrit son nom au Panthéon des plus grands compositeurs du cinéma du XXème siècle, aux côtés de ceux de Bernard Hermann, Nino Rota, John Williams, Henry Mancini, Georges Delerue, Hans Zimmer, Vladimir Cosma, Michel Magne, Michel Legrand, Lalo Schifrin et Ennio Morricone. Natif de York en 1933 (et de son véritable patronyme Prendergast, John Barry ne constituant que ses deux prénoms, comme chez son contemporain Ray Charles Robinson), cet Anglo-Irlandais bon teint fonda à l’âge de 24 ans sa première formation (The John Barry Seven) dès son retour de conscription. Il avait auparavant été initié à la composition par l’organiste de la cathédrale de sa cité, et au jazz par l’arrangeur de Stan Kenton, Bill Russo. Son septette (où il assurait lui-même le chant, ainsi que les parties de trompette) comprenait ainsi trois cuivres, une section rythmique électrique et un lead guitarist du nom de Ken Richards. Cet ensemble trouva rapidement des engagements pour la branche télévisée de la BBC, et de fil en aiguille (de gramophone), John se vit bientôt proposer d’arranger les orchestrations d’autres artistes, comme celles du chanteur et acteur Adam Faith, pour qui il composa la B.O. de “Beat Girl” (“L’Aguicheuse” chez les mangeurs de grenouilles), bientôt suivi de “Never Let Me Go” (avec le même à l’affiche). À ses débuts, cet hyperactif se consacrait pourtant surtout aux rythmes en vigueur au Royaume-Uni, en cette fin des fifties où le rock n’ roll importé des U.S.A. battait son plein (cf. ses pastiches de Bill Haley et Gene Vincent sur “Wonderful Time”, “Three Little Fishes”, “Zip Zip”, “Every Which Way”, “You’ve Gotta Way”, “Good Rockin’ Tonight” et “Rock-A-Billy Boogie”). S’égarant même parfois en quelques hasardeux instrumentaux proto-surf (le “Rebel Rouser” de Duane Eddy, le “Walk Don’t Run” des Ventures, la reprise instrumentale de “When The Saints” ou encore l’embarrassant “Big Guitar”), John ne tarda pas à diversifier son fonds de commerce en y incorporant certains des rythmes latins qui faisaient également fureur sur les pistes de danse d’alors (“Rodeo”, “Pancho”, “Hideaway”, “Farrago” et “Christella”, que l’on qualifiera par indulgence d’aimables musiques d’ambiance). On décèle pourtant dès 1958 les prémisses du style qui lui vaudra la reconnaissance, sur des scores orchestraux tels que “Bee’s Knees”, ou deux ans plus tard, ce “Mood One” qui préfigurait de façon troublante le “James Bond Theme” à venir. En attendant, notre undercover jazzman se fit encore les dents avec une poignée de singles instrumentaux où il continuait de contrefaire les genres populaires du moment: les country “Never Let Go” et “Hit And Miss” (qui semblèrent donner quelque fil à retordre à son Richards de guitar slinger), la face B de ce dernier, “Rockin’ Already” citant  plus ou moins ouvertement le refrain de “The Lion Sleeps Tonight”, ou encore le thème des “Sept Mercenaires” signé Elmer Bernstein (des orchestrations duquel sembla s’inspirer le jeune John pour ses propres “Beat For Beatnicks” et “Big Fella”). Véritable tremplin vers le monde enchanté du cinéma, les 17 plages de la bande originale de “Beat Girl” (1961) comprenaient trois titres chantés par Adam Faith (ainsi qu’un autre par sa co-star à l’écran, Shirley Anne Field), et offraient surtout à Barry l’occasion de marier au long cours ses Seven comparses à un orchestre au grand complet. L’influence d’un autre Bernstein (Leonard) s’y confirmait amplement (notamment sur “Car Chase – Night Chase”), “West Side Story” demeurant alors un succès persistant, ainsi que celle de Count Basie (“Time Out”, “Blondie’s Strip”), tout en proposant un succédané des genres que John avait abordés jusqu’alors (le mambo “The Sharks”, “The City 2000 A.D.” ou la plage titulaire, à la surf guitar prononcée mais renforcée de cuivres gaillards, tandis que “Made You” recyclait éhontément le riff du “Something Else” d’Eddie Cochran, que Faith imitait dès lors sans vergogne). Après pareil coup d’essai, Barry sembla retourner un moment à ses marottes, publiant une nouvelle fournée de singles relevant de ce qu’on ne nommait pas encore de la muzak, tout en s’y apparentant manifestement (dont le “Rocco’s Theme” du “Rocco Et Ses Frères” de Luchino Visconti et le “Watch Your Step” de Robert Parker – seule connexion avérée entre Dr. Feelgood et lui). Mais le ver étant dans le fruit, il advint la même année un nouveau LP, “Stringbeat”, où tout en adaptant Paul Anka (le niais “It Doesn’t Matter Anymore”) et Jerry Leiber & Phil Spector (avec leur “Spanish Harlem”), ce brave John casait déjà 30% d’originaux destinés à abonder ses propres royalties. Le cinoche ne l’oublia pas, et lui offrit d’autres opportunités, qui lui valurent par la suite quelques Oscars mérités (de “Midnight Cowboy” et “Cotton Club” à “Out of Africa”, en passant par “Danse Avec les Loups”). On s’étonnera que la maison Frémeaux, d’ordinaire si pointilleuse en matière de writing credits, n’ait pas attribué ceux du célèbre “Blueberry Hill” popularisé par Antoine “Fats” Domino à ses véritables auteurs (Lewis, Rose et Stock), mais c’est bien la seule réserve que l’on portera au passif de cette remarquable collection : en trois CDs et 90 titres, voici donc assemblée la genèse d’un géant en devenir. “James Bond Theme” inclus (et mastering irréprochable à l’appui, as usual). »Par Patrick DALLONGEVILLE – PARIS MOVE
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Liste des titres
  • Piste
    Titre
    Artiste principal
    Auteur
    Durée
    Enregistré en
  • 1
    Rock-a-Billy Boogie 
    John Barry
    John Barry
    00:01:47
    1957
  • 2
    Zip Zip 
    John Barry
    Barry Kaye
    00:02:03
    1957
  • 3
    Three Little Fishes
    John Barry
    Saxie Dowell
    00:01:49
    1957
  • 4
    Every Which Way 
    John Barry
    Mel Torme
    00:02:31
    1958
  • 5
    You’ve Gotta Way 
    John Barry
    John Barry
    00:01:58
    1958
  • 6
    Big Guitar 
    John Barry
    Frank De Rosa
    00:02:50
    1958
  • 7
    Rodeo 
    John Barry
    John Barry
    00:02:12
    1958
  • 8
    Pancho 
    John Barry
    John Barry
    00:02:02
    1958
  • 9
    Hideaway 
    John Barry
    John Barry
    00:02:06
    1958
  • 10
    Farrago 
    John Barry
    Barry White
    00:02:08
    1958
  • 11
    Bee’s Knees
    John Barry
    John Barry
    00:02:08
    1958
  • 12
    When the Saints Go Marching In 
    John Barry
    Traditionnel
    00:01:46
    1958
  • 13
    Long John 
    John Barry
    Andy White
    00:02:22
    1959
  • 14
    Snap ‘n’ Whistle 
    John Barry
    John Barry
    00:02:04
    1959
  • 15
    Little John 
    John Barry
    John Barry
    00:01:41
    1959
  • 16
    For Pete’s Sake 
    John Barry
    John Barry
    00:01:42
    1959
  • 17
    Little John
    John Barry
    John Barry
    00:01:39
    1959
  • 18
    Rebel Rouser 
    John Barry
    Duane Eddy
    00:01:56
    1959
  • 19
    Good Rockin’ Tonight 
    John Barry
    Roy Brown
    00:01:36
    1959
  • 20
    Mab Mab 
    John Barry
    John Barry
    00:01:58
    1959
  • 21
    Twelfth Street Rag 
    John Barry
    Euday L.Bowman
    00:01:35
    1959
  • 22
    Christella 
    John Barry
    John Barry
    00:02:01
    1959
  • 23
    Mood One 
    John Barry
    John Barry
    00:02:25
    1960
  • 24
    Mood Two 
    John Barry
    John Barry
    00:01:34
    1960
  • 25
    Mood Three
    John Barry
    John Barry
    00:02:26
    1960
  • 26
    Mood Four 
    John Barry
    John Barry
    00:02:22
    1960
  • 27
    Smoky Blues 
    John Barry
    John Barry
    00:02:21
    1960
  • Piste
    Titre
    Artiste principal
    Auteur
    Durée
    Enregistré en
  • 1
    Hit and Miss 
    John Barry
    John Barry
    00:02:01
    1960
  • 2
    Rockin’ Already 
    John Barry
    John Barry
    00:01:52
    1960
  • 3
    Beat for Beatniks
    John Barry
    John Barry
    00:02:08
    1960
  • 4
    Big Fella 
    John Barry
    John Barry
    00:02:12
    1960
  • 5
    Blueberry Hill 
    John Barry
    John Barry
    00:01:42
    1960
  • 6
    Never let Go 
    John Barry
    John Barry
    00:02:08
    1960
  • 7
    Walk Don’t Run 
    John Barry
    Johnny Smith
    00:02:14
    1960
  • 8
    I’m Moving’On
    John Barry
    Hank Snow
    00:01:49
    1960
  • 9
    Black Stockings 
    John Barry
    John Barry
    00:02:21
    1960
  • 10
    Get Lost Jack Frost 
    John Barry
    John Barry
    00:01:41
    1960
  • 11
    Saturday’s Child 
    John Barry
    John Barry
    00:02:30
    1960
  • 12
    Magnificent Seven 
    John Barry
    Elmer Bernstein
    00:01:57
    1961
  • 13
    Skid Row 
    John Barry
    John Barry
    00:01:53
    1961
  • 14
    Main-title - Beat Girl 
    John Barry
    John Barry
    00:01:47
    1961
  • 15
    The Off Beat 
    John Barry
    John Barry
    00:01:32
    1961
  • 16
    Did what You Told Me
    Adam Faith
    Trevor Peacock
    00:01:54
    1961
  • 17
    Lindon Home Rock 
    John Barry
    John Barry
    00:01:58
    1961
  • 18
    Time Out 
    John Barry
    John Barry
    00:02:51
    1961
  • 19
    The Sharks 
    John Barry
    John Barry
    00:02:16
    1961
  • 20
    The Beat Girl Song
    Adam Faith
    Trevor Peacock
    00:01:38
    1961
  • 21
    The City 2000 A.D.
    John Barry
    John Barry
    00:02:24
    1961
  • 22
    The Stripper 
    John Barry
    John Barry
    00:02:45
    1961
  • 23
    The Cave - Beat Girl - Kids Stuff 
    John Barry
    John Barry
    00:02:33
    1961
  • 24
    Made You
    Adam Faith
    Trevor Peacock
    00:01:43
    1961
  • 25
    Car chase - Night Chase
    John Barry
    John Barry
    00:02:38
    1961
  • 26
    Chicken 
    John Barry
    John Barry
    00:01:19
    1961
  • 27
    Blues for Beatnicks 
    John Barry
    John Barry
    00:02:10
    1961
  • 28
    It’s Legal
    Shirley Anne Field
    Hyam Maccoby
    00:01:44
    1961
  • 29
    The Immediate Pleasure 
    John Barry
    John Barry
    00:03:37
    1961
  • 30
    Blondie’s Strip 
    John Barry
    John Barry
    00:02:03
    1961
  • 31
    End shot - Slaughter in Soho / Main Title - Beat Girl 
    John Barry
    John Barry
    00:02:49
    1961
  • Piste
    Titre
    Artiste principal
    Auteur
    Durée
    Enregistré en
  • 1
    The Menace 
    John Barry
    John Barry
    00:02:04
    1961
  • 2
    Rodeo
    John Barry
    John Barry
    00:02:29
    1961
  • 3
    Starfire 
    John Barry
    Jerry Lordan
    00:02:06
    1961
  • 4
    A Matter of Who
    John Barry
    Bob Russell
    00:02:26
    1961
  • 5
    Rocco’s Theme 
    John Barry
    Nino Rota
    00:02:04
    1961
  • 6
    Spinneree
    John Barry
    Michael Angelo
    00:02:02
    1961
  • 7
    Watch Your Step 
    John Barry
    Bobby Parker
    00:02:21
    1961
  • 8
    Twist it 
    John Barry
    John Barry
    00:02:04
    1961
  • 9
    It doesn’t Matter Anymore 
    John Barry
    Paul Anka
    00:01:54
    1961
  • 10
    Sweet Talk 
    John Barry
    John Barry
    00:02:04
    1961
  • 11
    Moody River
    John Barry
    Gary Bruce
    00:02:25
    1961
  • 12
    There’s Life in the Old Boy Yet 
    John Barry
    John Barry
    00:01:53
    1961
  • 13
    A Handful of Songs 
    John Barry
    Lionel Bart
    00:01:55
    1961
  • 14
    Like Waltz 
    John Barry
    John Barry
    00:02:18
    1961
  • 15
    Rodeo 
    John Barry
    John Barry
    00:02:29
    1961
  • 16
    Donna’s Theme 
    John Barry
    Les Reed
    00:02:07
    1961
  • 17
    Starfire
    John Barry
    Jerry Lordan
    00:02:07
    1961
  • 18
    Baubles Bangles & Beads 
    John Barry
    George Forrest
    00:01:51
    1961
  • 19
    Zapata 
    John Barry
    Vic Flick
    00:02:14
    1961
  • 20
    Rum-Dee-Dum-Dee-Dah 
    John Barry
    Les Vandyke
    00:01:57
    1961
  • 21
    Spanish Harlem 
    John Barry
    Jerry Leiber
    00:02:23
    1961
  • 22
    Man from Madrid 
    John Barry
    Tony Osborne
    00:01:48
    1961
  • 23
    The Challenge 
    John Barry
    John Barry
    00:02:33
    1961
  • 24
    Tears 
    John Barry
    Robert Maxwell
    00:02:25
    1962
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John Barry

Rock n’roll, jazz et musiques de films 1957-1962

Par Olivier Julien

John Barry Prendergast est né le 3 novembre 1933 en Grande-Bretagne dans la ville de York dans le North Yorkshire. Sa mère, anglaise, est pianiste classique et son père John Xavier ”Jack” Prendergast, originaire de la ville de Cork en Irlande, est projectionniste au temps du cinéma muet ; il sera par la suite propriétaire d’une chaîne de salles de cinémas en Irlande du Nord.

John Barry est le quatrième enfant d’une fratrie composée de deux garçons et d’une sœur aînés. Il étudie à la St Peter school de York et suit les leçons de composition de Francis Jackson, organiste de la cathédrale. C’est auprès de l’arrangeur Bill Russo, collaborateur de Stan Kenton, qu’il s’initie au jazz pour le plus grand plaisir de son père. Lors de son service militaire à Chypre dans l’armée britannique, il apprend à jouer de la trompette puis, libéré de ses obligations, il fonde le groupe The John Barry seven en 1957 et développe alors son intérêt pour la composition et les arrangements musicaux. Il commence a travailler pour la télévision en 1958 ainsi que pour les orchestres de Jack Parnell et Ted Heath. Dès 1959, il a des contrats pour arranger de la musique pour d’autres artistes tels que The Barry Sisters (sans lien de parenté). Un pas est franchi avec la série télévisée de la BBC Drumbeat dans laquelle il apparait avec les John Barry Seven . Il se marie en 1959 avec Barbara Pickard avec qui il aura une fille nommée Suzanne. De 1959 à 1962, il est engagé par EMI pour arranger les artistes maison dont Adam Faith pour qui il ecrit la bande originale de Beat girl (L’aguicheuse) en 1960. John Barry compose alors une autre musique de film pour Adam Faith, Never Let me Go (1960) puis il arrange la partition de Mix Me a Person (1962) et compose la bande-son de The Amourous Prawn en 1962, date à laquelle il est transféré à Ember Records pour qui il produit et arrange divers albums. Il est alors contacté par l’équipe du film James Bond 007 contre Dr. No , qui n’est pas satisfaite du thème musical écrit par Monty Norman ; il remanie la musique pour en faire ce qui devient l’un des thèmes les plus connus au monde. Ce thème restera présent dans les films de la saga et il composera ensuite onze des musiques des James Bond entre 1963 et 1987. En 1965, il se marie avec la comédienne Jane Birkin avec qui il aura une fille, Kate après avoir eu une autre fille, Sian, d’une liaison avec Ulla Larson. Il épousera sa quatrième femme, Laurie, en janvier 1978 avec qui il aura un fils John Patrick.

John Barry est l’un des premiers à utiliser des synthétiseurs pour une musique de films sur la bande originale de On Her Majesty’s Secret service en 1969. Ses compositions deviennent une garantie de succès pour les films sur lesquels il travaille notamment Midnight Cowboy . Une autre de ses musiques entrera dans la mémoire collective, celle de la série télévisée Amicalement vôtre à l’écran à partir de 1971. On y retrouve l’utilisation du cymbalum et de synthétiseurs Moog, le morceau est alors un tube dans de nombreux pays.

John Barry a également enregistré plusieurs comédies musicales dont Passion Flower Hotel (sur des paroles de Trevor Peacock) en 1965 et Billy (sur des paroles de Don Black) en 1974. En 1975, il déménage aux États-Unis, il est alors accusé par un juge britannique de vouloir éviter un paiement d’impôts de 134 000 livres sterling. Le problème s’est réglé à la fin des années quatre-vingt et John Barry rentre alors en Grande-Bretagne après des années d’exil à New York. Il compose également la musique du film de Bruce Lee Game of Death en 1978.

En 1988, il est victime d’une rupture de l’œsophage des suites d’une réaction toxique qui le rend incapable de travailler pendant deux ans.

Il remporte un Grammy and academy award pour les films Mary, Queen of Scots (1971), Game of Death (1972), The Tamarind Seed (1974), The Cotton Club (1984), Out of Africa (1985), Dances with the wolves (1990), Chaplin (1992) et The Scarlet Letter (1995). Il a également reçu dix nominations pour les Golden Globe Awards, remportant le trophée pour Out of Africa en 1986. En 1999, il est fait officier de l’ordre de l’empire britannique et enregistre sa dernière musique de film pour Enigma en 2001 ainsi que l’album Eternal echoes . Il se concentre ensuite sur les performances publiques et co-écrit la comédie musicale Brighton rock avec Don Black en 2004.

John Barry est mort d’une attaque cardiaque le 30 janvier 2011 dans sa maison d’Oyster Bay (New York) à l’âge de soixante-dix-sept ans. Le Royal Philarmonic Orchestra lui rend hommage au Royal Albert Hall en compagnie de nombreux invités le 20 juin 2011.

Olivier Julien

© Frémeaux & Associé 2025

INTÉGRALE John Barry

Rock n’roll,
jazz et musiques de films
1957-1962

CD1

1 - John Barry and The Seven - Let’s Have a Wonderful Time (John Barry)

2 - John Barry and The Seven - Rock-a-Billy Boogie (John Barry)

33 tours 30 cm Parlophone - PMC 1047 - 1957

3 - John Barry and The Seven - Zip Zip (Barry Kaye / Harry Booros)

4 - John Barry and The Seven - Three Little Fishes (Saxie Dowell)

78 tours 25 cm Parlophone R. 4363 - 1957

5 - The John Barry Seven - Every Which Wa y (Mel Torme)

6 - The John Barry Seven - You’ve Gotta Way (John Barry)

45 tours 17 cm Parlophone 45-R 4394 - 1958

7 - The John Barry Seven - Big Guitar (Frank De Rosa / Robert Genovese)

8 - The John Barry Seven - Rodeo (John Barry)

45 tours 17 cm Parlophone 45-R 4418 - 1958

9 - The John Barry Seven with Latin-American Rhythm Accompaniment - Pancho (John Barry)

10 - The John Barry Seven with Latin-American Rhythm Accompaniment - Hideaway (John Barry)

45 tours 17 cm Parlophone 45-R 4453 - 1958

11 - The John Barry Seven - Farrago (Barry White)

12 - The John Barry Seven - Bee’s Knees (John Barry)

45 tours 17 cm Parlophone 45-R 4488 - 1958

13 - The John Barry Seven - When the Saints Go Marching in (Traditionnel)

33 tours 30 cm Parlophone PMC 1072 - 1958

14 - The John Barry Seven - Long John (Andy White)

15 - The John Barry Seven - Snap ‘n’ Whistl e (John Barry)

45 tours 17 cm Parlophone 45-R 4530 - 1959

16 - The John Barry Seven - Little John (John Barry)

17 - The John Barry Seven - For Pete’s Sake (John Barry)

45 tours 17 cm Parlophone 45-R 4560 - 1959

18 - The John Barry Seven - Little John (Live) (John Barry)

19 - The John Barry Seven - Rebel Rouser (Duane Eddy / Lee Hazelwood)

20 - The John Barry Seven and Bob Miller and the Miller Men - Good Rockin’ Tonight (Live) (Roy Brown)

21 - The John Barry Seven - Mab Ma b (John Barry)

33 tours 30 cm Parlophone PMC 1101 - 1959

22 - The John Barry Seven - Twelfth Street Rag (Euday L.Bowman)

23 - The John Barry Seven - Christella (John Barry)

45 tours 17 cm Parlophone 45-R 4582 - 1959

24 - John Barry and his orchestra - Mood One (John Barry)

25 - John Barry and his orchestra - Mood Two (John Barry)

78 tours 25 cm Chappell C.673 - 1960

26 - John Barry and his orchestra - Mood Three (John Barry)

27 - John Barry and his orchestra - Mood Four (John Barry)

78 tours 25 cm Chappell C.676 - 1960

28 - John Barry and his orchestra - Smoky Blues (John Barry)

78 tours 25 cm Chappell C.681 - 1960

CD2

1 - The John Barry Seven plus four - Hit and Miss (John Barry)

2 - The John Barry Seven plus four - Rockin’ Already (arrangements John Barry)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4414 - 1960

3 - John Barry and his orchestra - Beat for Beatniks (John Barry)

4 - Johnn Barry and his orchestra- Big Fella (John Barry)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4446 - 1960

5 - John Barry and his orchestra - Blueberry Hill (John Barry)

6 - Johnn Barry and his orchestra - Never let Go (John Barry)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4480 - 1960

7 - The John Barry Seven - Walk Don’t Run (Johnny Smith)

8 - The John Barry Seven plus four - I’m Moving’ On (Hank Snow)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4505 - 1960

9 - The John Barry Seven - Black Stockings (John Barry)

10 - The John Barry Seven - Get Lost Jack Frost (John Barry)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4505 - 1960

11 - The John Barry Seven - Saturday’s Child (John Barry)

33 tours 30 cm Parlophone PMC 1130 - 1960

12 - The John Barry Seven - Magnificent Seven (Elmer Bernstein)

13 - The John Barry Seven - Skid Row (John Barry)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4598 - 1961

Beat Girl Bande originale du film

14 - Main-title - Beat Girl (John Barry)

15 - The Off Beat (John Barry)

16 - I Did what You Told Me (chanté par Adam Faith) (Trevor Peacock / John Barry)

17 - Lindon Home Rock (John Barry)

18 - Time Out (John Barry)

19 - The Sharks (John Barry)

20 - The Beat Girl Song (chanté par Adam Faith) (Trevor Peacock / John Barry)

21 - The City 2000 A.D. (John Barry)

22 - The Stripper (John Barry)

23 - The Cave - Beat Girl - Kids Stuff (John Barry)

24 - Made You (chanté par Adam Faith) (Trevor Peacock / John Barry)

25 - Car chase - Night Chase (John Barry)

26 - Chicken (John Barry)

27 - Blues for Beatnicks (John Barry)

28 - It’s Legal (chanté par Shirley Anne Field) (Hyam Maccoby / John Barry)

29 - The Immediate Pleasure (John Barry)

30 - Blondie’s Strip (John Barry)

31 - End shot - Slaughter in Soho / Main Title - Beat Girl (John Barry)

33 tours 30 cm Columbia 33SX 1225 - 1961

CD3

1 - John Barry and His Orchestra - The Menace (John Barry)

2 - John Barry and His Orchestra - Rodeo (John Barry)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4659 - 1961

3 - The John Barry Seven - Starfire (Jerry Lordan)

4 - The John Barry Seven Plus Four - A Matter of Who (Bob Russell)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4699 - 1961

5 - Michael Angelo and His Orchestra - Rocco’s Theme (Nino Rota)

6 - Michael Angelo and His Orchestra - Spinneree (Michael Angelo)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4705 - 1961

7 - The John Barry Seven - Watch Your Step (Bobby Parker)

8 - The John Barry Seven - Twist it (John Barry)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4746 - 1961

Stringbeat

9 - It doesn’t Matter Anymore (Paul Anka)

10 - Sweet Talk (John Barry)

11 - Moody River (Gary Bruce)

12 - There’s Life in the Old Boy Ye t (John Barry)

13 - A Handful of Songs (Lionel Bart / Mike Pratt / Tommy Steele)

14 - Like Waltz (John Barry)

15 - Rodeo (John Barry)

16 - Donna’s Theme (Les Reed)

17 - Starfire (Jerry Lordan)

18 - Baubles Bangles & Beads (from Kismet) (George Forrest / Robert Craig Wright / Alexander Borodin)

19 - Zapata (Vic Flick)

20 - Rum-Dee-Dum-Dee-Dah (Les Vandyke)

21 - Spanish Harlem (Jerry Leiber / Phil Spector)

22 - Man from Madrid (Tony Osborne)

23 - The Challenge (John Barry)

33 tours 30 cm Columbia SCX 3401 - 1961

24 - Michael Angelo and his Orchestra - Tears (Robert Maxwell)

25 - Michael Angelo and his Orchestra - Theme from “The Roman Spring of Mrs Stone” (Richard Addinsell)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4800 - 1962

26 - The John Barry Seven and Orchestra - Cutty Sark (John Barry)

27 - The John Barry Seven and Orchestra - Lost Patrol (Robert Maxwell)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4806 - 1962

28 - The John Barry Seven and Orchestra - The James Bond Theme (Monty Norman)

29 - The John Barry Seven and Orchestra - The Blacksmith Blues (Jack Holmes)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4898 - 1962

30 - The John Barry Seven and Orchestra - The Lolly Theme (John Barry)

31 - The John Barry Seven and Orchestra - March of the Mandarins (John Barry)

45 tours 17 cm Columbia 45-DB 4941 - 1962

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